Processione del Signore dei Miracoli, in Perù l’evento dell’anno

Ottobre tinge Lima di viola: tra fede popolare, tradizione secolare e partecipazione delle comunità, la “festa” del Señor de los Milagros richiama fiumi di fedeli e unisce il Paese

Ogni ottobre, Lima si trasforma in un santuario a cielo aperto per la Processione del Signore dei Miracoli, un evento che vede la capitale peruviana fermarsi e vestirsi di viola in segno di devozione.

rosario tra le mani
Processione del Signore dei Miracoli, in Perù l’evento dell’anno (camminoneocatecumenale.it)

Questa manifestazione è considerata una delle più grandi espressioni di fede cattolica al mondo, attirando milioni di persone in un percorso che si anima di canti, preghiere e invocazioni. La presenza dell’immagine sacra, come riportato dall’agenzia salesiana InfoANS, è percepita come una benedizione che tocca le vite di famiglie, malati, lavoratori e giovani, diventando una supplica che unisce generazioni e quartieri.

Al cuore della processione si trova l’icona del Señor de los Milagros, un’opera dipinta nel XVII secolo da uno schiavo africano, che ha mostrato una resilienza straordinaria sopravvivendo a devastanti terremoti. Questa immagine è diventata un simbolo di protezione e speranza per la città di Lima, con la confraternita custode che organizza un itinerario toccante, facendo sosta in luoghi simbolici come ospedali e carceri, e raccogliendo emozioni e promesse dei fedeli.

Perù e il mese di ottobre

Il mese di ottobre è conosciuto in Perù come il “mes morado”, un periodo in cui la città si illumina di viola, simbolo di penitenza e affidamento. L’organizzazione dell’evento è imponente, con volontari e forze dell’ordine che lavorano per assicurare un pellegrinaggio sicuro. La processione diventa un palcoscenico di umanità, con migliaia di mani alzate in preghiera e bambini portati in braccio per “ricevere” lo sguardo benevolo del Signore.

Perù e il mese di ottobre (camminoneocatecumenale.it)

La devozione per il Signore dei Miracoli supera i confini nazionali, coinvolgendo anche le comunità di peruviani all’estero che replicano il rito in diverse parti del mondo. Questa religiosità popolare si intreccia con la vita sociale del Paese, portando nelle preghiere speranze concrete e una fede che diventa rifugio e forza resiliente per molti.

La famiglia salesiana gioca un ruolo attivo nell’evento, con giovani, educatori e comunità che si preparano all’appuntamento con momenti di preghiera e iniziative di solidarietà. Questo aspetto educativo della devozione mostra come la fede possa tradursi in servizio e accoglienza, offrendo ai giovani un linguaggio di spiritualità comprensibile e vicino alle loro esperienze.

La processione è caratterizzata da gesti di profonda tradizione, con i “cargadores” che avanzano a ritmo di marcia, avvolti dal profumo di mirra e incenso. Le soste diventano momenti di silenzio e contemplazione, mentre la tecnologia permette a chi è lontano di unirsi virtualmente alla celebrazione. L’immagine del Signore dei Miracoli, tra l’oro e il fumo d’incenso, tocca i cuori dei fedeli, rinnovando ogni anno una promessa collettiva di fede, condivisione e speranza.

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