La+spada+nella+roccia+%C3%A8+italiana+e+nasconde+un+segreto+incredibile
camminoneocatecumenaleit
/2025/09/23/la-spada-nella-roccia-e-italiana-e-nasconde-un-segreto-incredibile/amp/
Miracoli e Preghiere

La spada nella roccia è italiana e nasconde un segreto incredibile

La spada nella roccia: il simbolo dell’epica arturiana… un reperto del genere esiste davvero e si trova in Italia.

Partiamo da un dettaglio filologico importante: Excalibur, la spada mitica di Re Artù, e la spada della roccia non sono la stessa cosa. La prima è un’arma magica che, nella mitologia arturiana, il re riceve dalla Dama del Lago. La spada della roccia è invece l’arma che consente ad Artù di essere riconosciuto come re.

La spada nella roccia è italiana e nasconde un segreto incredibile – camminoneocatecumenale.it

Nel 2017, una bambina inglese di sette anni ha trovato una spada arrugginita nel lago Dozmary Pool, in Cornovaglia. E si tratta proprio del lago dove, secondo la leggenda, la Dama avrebbe consegnato Excalibur ad Artù. Quanto alla spada nella roccia, in Inghilterra non è mai stato trovato nulla del genere.

C’è invece un reperto molto interessante in Italia, presso l’abbazia di San Galgano, vicino a Chiusdino, in provincia di Siena. Qui si conserva da secoli una vera spada conficcata nella roccia, proprio come quella di Re Artù.

Si tratta della spada di san Galgano, un cavaliere che, nel XII secolo, decise di abbandonare la guerra per dedicarsi a Dio. Con un gesto altamente simbolico, per dare il suo addio alle armi e alla mondanità, conficcò la sua spada nella roccia, dichiarando che quella sarebbe stata la sua croce. E quella spada è ancora lì, protetta da una teca.

Studi recenti hanno confermato che la spada è autentica e risale proprio al periodo medievale. E dei ricercatori sono riusciti a trovare antiche impronte di mani, con sangue, probabilmente calcificatosi sulla lama. Sono prove dei tentativi di rimuoverla dalla roccia?

La versione reale della spada nella roccia si trova in Italia: il mistero di San Galgano

Negli ultimi anni, diversi studi hanno cercato di capire se quella spada fosse davvero del XII secolo… e, come abbiamo detto, lo è. Lo ha dimostrato uno studio dell’università di Siena: analizzando la lega dell’arma si è arrivati alla conclusione che è coerente con quelle usate per forgiare le spade intorno all’anno Mille.

La versione reale della spada nella roccia si trova in Italia: il mistero di San Galgano (Foto: Instagram @visittuscany) – camminoneocatecumenale.it

Studi con il georadar hanno poi rivelato che la lama è davvero inserita in una fessura naturale della roccia, profonda e non artificiale. I margini della spada spezzata (che fu danneggiata da vandali, prima negli anni Sessanta e poi negli anni Novanta) coincidono perfettamente. Tutto ciò conferma che il moncone visibile è parte dell’originale.

E poi c’è il mistero del raggio di luce. Ogni 21 giugno, al solstizio d’estate, un raggio di sole penetra dalla monofora dietro l’altare e colpisce la spada. Secondo alcuni studiosi, la spada potrebbe dunque essere un elemento di un osservatorio astronomico medievale. E non è tutto…

Il georadar ha anche scoperto qualcosa di assai particolare: sotto il pavimento della rotonda dove è conficcata la spada si trova una struttura anomala, simile a un sepolcro. Secondo alcuni ricercatori potrebbe essere il sepolcro di san Galgano. Finora non sono stati ancora autorizzati degli scavi per svelare il mistero.

Giuseppe Franza

Napoletano che vive e lavora a Roma ma tifa Inter. Scrivo per professione e diletto. Ho collaborato con varie riviste culturali e siti online, corretto bozze ed editato o riscritto libri. Mi piacciono la filosofia medievale, i film horror anni ’70 italiani e la musica krautrock. Idolo calcistico: Ivan Zamorano.

Recent Posts

I canti di Natale spiegati uno per uno: da “Tu scendi dalle stelle” a “Silent Night

Basta una nota per riconoscerli. I canti di Natale attraversano le generazioni, entrano nelle chiese,…

2 settimane ago

Perché il 24 dicembre è la “vigilia”? Le radici antiche di una parola che usiamo ogni anno

Ogni anno lo diciamo quasi senza pensarci: “la vigilia di Natale”. Una parola familiare, ripetuta…

2 settimane ago

Natale secondo Papa Leone XIV: un invito alla solidarietà verso i più soli e bisognosi

Una tavola apparecchiata, una sedia in più, una storia che entra in casa Il Natale…

2 settimane ago

Leone XIV e il presepe vivente: un messaggio di luce e speranza per il mondo

Il Papa invita i partecipanti al presepe vivente di Roma a diventare portatori di consolazione…

2 settimane ago

Il bue e l’asinello non sono nei Vangeli: allora da dove arrivano?

Nei Vangeli non compaiono mai il bue e l'asinello, ma allora da dove arrivano? Ecco…

2 settimane ago

Marco Rodari: tra le macerie e la paura, un baluardo di gioia per i bambini

Marco Rodari, noto come Il Pimpa, usa l'arte del clown per aiutare i bambini in…

3 settimane ago