Chiunque di noi potrebbe avere in casa questa moneta da 2 euro raffigurante Dante Alighieri che vale una fortuna. Ecco quanto.
Fra i vari oggetti che abbiamo in casa ce ne sono alcuni che possono valere un bel gruzzoletto, anche se per noi sono molto comuni. Fra questi ci sono le monete, e non si sta parlando solo di quelle antiche, come le lire, di cui alcuni esemplari possono valere anche diverse migliaia di euro…

Ci sono pure alcuni esemplari di euro che possono far diventare ricchi, ad esempio questa moneta da 2 euro che raffigura il sommo poeta Dante Alighieri può far guadagnare tanti soldi per comprare una casa! Ecco quanto.
Quanto vale la moneta da 2 euro con Dante Alighieri ambita dai collezionisti
Le monete da 2 euro raffiguranti Dante Alighieri sono comunemente in circolazione ma ce ne sono alcune che hanno un grande appeal per i collezionisti. Per questo il loro valore è molto aumentato e possono far guadagnare tanti soldi.

Si tratta in particolare delle monete da 2 euro che raffigurano il celebre poeta che presentano degli errori di conio. Notoriamente, infatti, sono queste imperfezioni che fanno aumentare il valore di una moneta. E così c’è l’esemplare di moneta coniata nel 2005 che può avere un valore straordinario. Questa moneta presenta il volto di Dante rivolto verso sinistra. Il capo è circondato da una corona di alloro, mentre sul lato sinistro, accanto al naso, si trova l’effige del millesimo di conio insieme alla dicitura “R” e all’emblema della zecca di Roma.
La valutazione minima di questa moneta si può aggirare intorno ai 400 euro. Ma ci sono alcuni esemplari con errori di conio e ben conservati che possono arrivare ad essere quotati fino a 110.000 euro, il prezzo di una casa in pratica. Attenzione dunque alle monete da 2 euro che si hanno in casa perché possono rivelarsi un tesoro. In generale attenzione a tutte le monete che si hanno, in euro o in lire, perché per i collezionisti possono avere un valore molto più alto di quello nominale.
I parametri a cui fare attenzione sono: rarità (ossia quantità limitate di monete che sono state coniate in quell’esemplare), errori di conio e stato di conservazione (le monete in stato “fior di conio” sono quelle che valgono di più in assoluto).