Allarme rosso: ecco cosa contengono davvero i bastoncini di pesce

I bastoncini di pesce tanto amati dai bambini (e anche dai grandi) non sono così sicuri come crediamo. Ecco che cosa contengono davvero.

Veloci da preparare (in padella o in forno), gustosi e amati dai bambini, i bastoncini di pesce non costano tanto ma rappresentano una cena sfiziosa e rapida per chi non ha tanta voglia di cucinare né idee. Con quella panatura croccante e il ripieno morbido, conquistano più di un palato, non solo dei più piccoli ma anche dei grandi.

bastoncini di pesce segnale allarme
Allarme rosso: ecco cosa contengono davvero i bastoncini di pesce – camminoneocatecumenale.it

La loro bontà però potrebbe essere un inganno: sì, perché è allarme rosso per quello che contengono davvero i bastoncini di pesce. Scoprirlo potrebbe cambiare la visione che si ha di questi alimenti che spesso si scelgono al bancone surgelati del frigorifero.

Cosa c’è davvero dentro i bastoncini di pesce del supermercato

I bastoncini di pesce rappresentano spesso un piatto molto amato dai più piccoli. I genitori, nel darli ai propri figli, si sentono sicuri perché dentro non ci sono spine (come nel pesce fresco) ma sono convinti comunque che facciano bene come il pesce appena pescato. Eppure, non è così: gli esperti infatti mettono in guardia sul contenuto dei bastoncini di pesce.

bastoncini di pesce e limone
Cosa c’è davvero dentro i bastoncini di pesce del supermercato – camminoneocatecumenale.it

In linea generale sono fatti di merluzzo (in media per il 55%) ma non solo perché contengono anche altri ingredienti come farina, acqua, pangrattato, fecola di patate e olio (chiaramente presenti nella panatura). Non mancano poi sale, amido, zucchero ed additivi che bisogna assumere nella minor quantità possibile, anche perché ne sono ricchi pure altri alimenti di cui ci cibiamo ogni giorno.

Ma non è finita qui perché il problema dei bastoncini di pesce è che spesso contengono anche delle sostanze ritenute potenzialmente tossiche e cancerogene come il glicidolo, gli acidi grassi 3-MCPD e l’acrilammide. Quest’ultima sostanza si genera quando i cibi raggiungono temperature molto elevate in cottura e frittura ed è dannosa soprattutto per i bambini, ma cancerogena per tutti.

Per questo, prima di dare i bastoncini di pesce ai propri bambini, bisogna pensarci due volte. Non sono certo degli alimenti da demonizzare ma il loro consumo dovrebbe essere limitato a poche volte alla settimana (una o due al massimo), proprio perché insieme al pesce contengono anche altri ingredienti e sostanze abbastanza controverse. Eventualmente si può pensare di prepararli in casa, perché la procedura non è difficile e si potrà essere sicuri di quello che si mangia.

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