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Santi

Detrazioni e bonus: ecco cosa verrà tagliato e cosa rimarrà nel 2026

Il Governo di Giorgia Meloni, in questi primi tre anni, non si è certo risparmiato in quanto a bonus ma ora è il momento di fare i conti con le casse dello Stato e qualche agevolazione, dal prossimo anno, potrebbe sparire.

Arrivare da tutte le parti non si può: questa banalissima regola vale tanto in microeconomia quanto su larga scala. Insomma tanto quando la casalinga deve far quadrare i conti in casa quanto quando il Premier deve far quadrare il Bilancio. Il Governo di Giorgia Meloni, in carica dal 2022, in questi primi 3 anni non si è certo risparmiato in quanto a sussidi e agevolazioni verso le fasce economicamente più deboli.

Detrazioni e bonus: ecco cosa verrà tagliato e cosa rimarrà nel 2026 -(foto Ansa)- camminoneocatecumenale.it

Ora però è il momento di tirare le somme soprattutto in vista di una riforma delle pensioni strutturale che potrebbe prendere vita proprio nel 2026 e che ha l’obiettivo di superare la Legge Fornero. Ma dire addio alla Fornero e bloccare – anzi abbassare – l’età pensionabile non sarà a costo zero, costerà e anche molto allo Stato.

Di conseguenza è inevitabile che qualche sforbiciata ai bonus andrà data. Cosa resterà e cosa, invece, sparirà dal panorama degli aiuti nel 2026? Le famiglie già tremano al pensiero che dal prossimo anno potrebbero perdere preziosi sussidi come l’Assegno d’Inclusione o l’Assegno Unico per il figli piuttosto che la Carta acquisti.

Bonus 2026: ecco cosa sparirà dal prossimo anno

Ogni anno, a settembre, è un nuovo inizio. Non solo per noi ma pure per il Parlamento che deve tirare le somme per mettere nero su bianco la legge di Bilancio per l’anno successivo. Quest’anno è particolarmente importante in quanto, dal 2026, finalmente potrebbe cambiare tutto per le pensioni. E ai bonus, invece, che cosa succederà?

Bonus 2026: ecco cosa sparirà dal prossimo anno/camminoneocatecumenale.it/

Partiamo da due dei bonus più utilizzati dalle famiglie: il bonus ristrutturazioni e l’Ecobonus, volto al miglioramento dell’efficienza energetica delle abitazioni. Non spariranno nel 2026 ma verranno ridimensionati: l’aliquota di detrazione, infatti, passerà dall’attuale 50% al 36% per lavori eseguiti nell’abitazione principale e scenderà al 30% per lavori effettuati su altri immobili. Dovremo, invece, dire addio al bonus mobili che è stato confermato solo fino al 31 dicembre 2025.

Passiamo ora ad un altro terreno fondamentale per le famiglie: le detrazioni che consentono a tanti di tirare un po’ di respiro. Non dovrebbe cambiare nulla rispetto a quanto già stabilito con la legge di Bilancio 2025: niente detrazioni per i cittadini extra comunitari residenti in Italia se i figli risiedono all’estero anche se hanno meno di 30 anni e niente detrazioni nemmeno per altri parenti a carico conviventi eccezione fatta per il coniuge.

Dovrebbero restare invariati rispetto al 2025 anche i tetti massimi stabiliti per le detrazioni: massimo 14.000 euro per nuclei familiari con un reddito annuo compreso tra 75.000 e 100.000 euro e tetto massimo di 8000 euro per nuclei familiari con un reddito annuo che supera i 100.000 euro. Tali soglie limite saranno dimezzate, però, se nel nucleo familiare non sono presenti figli e ridotte se i figli sono meno di tre.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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