Oggi ha 53 anni, ma è una delle sopravvissute dell’attacco terroristico dell’11 Settembre 2001 alle Twin Towers, una vicenda che ha cambiato la storia del mondo.
Quasi 3mila vittime, 2977 quelle esattamente accertate, delle quali 246 su quattro aerei di linea, 125 morti al Pentagono e soprattutto 2606 a New York, decedute nel crollo delle Twin Towers: oggi di quanto accaduto l’11 Settembre 2001 nel cuore del mondo occidentale, gli Stati Uniti d’America, sappiamo più o meno tutto, al netto anche delle teorie complottiste che nel corso degli anni non sono mai mancate.

Conosciamo anche molte vicende personali e umane di quel giorno che resterà alla storia come la data che ha mutato forse davvero irrimediabilmente le vicende del mondo. Da quella data, infatti, è stato un susseguirsi di eventi tragici, guerre e altri attacchi terroristici, che hanno mutato le sorti dell’umanità, tanto che ancora oggi si parla di quella data come dell’avvio di uno scontro tra civiltà che prosegue fino ai giorni nostri.
Le vicende incredibili di chi si è salvato dall’attentato alle Twin Towers
Tante le storie che hanno colpito l’opinione pubblica dopo quella data: c’è un film collettivo molto interessante, che racchiude bene il senso della collettività dell’evento stesso. Il film si chiama 11’09″01 – September 11 ed è una pellicola di finzione in cui 11 tra i migliori registi di fama mondiale, tutti vincitori di molti riconoscimenti, si confrontano con la data dell’11 Settembre 2001 e ci raccontano come quella data venne vissuta in tutto il mondo.

Ci sono poi le storie che nascono dentro le Twin Towers, storie di chi non c’è più e di chi per un motivo o per l’altro, tutti incredibili, è riuscito a salvarsi dalla strage: c’è ad esempio Stanley Praimnath, che sopravvive perché si trova al di sopra del punto di impatto di uno degli aerei che si sono schiantati, oppure ci sono i sergenti John McLoughlin e William Jimeno, che vennero estratti vivi dalle macerie dopo ore.
Sotto le macerie delle Twin Towers per 27 ore, la storia di una sopravvissuta all’attentato dell’11 Settembre 2001
La vicenda che si può senz’altro considerare miracolosa è quella di Genelle Guzman-McMillan, una donna che oggi ha 53 anni ma che all’epoca era poco meno che trent’enne. Originaria di Trinidad e Tobago, prima dell’attentato ha lavorato per l’Autorità Portuale di New York e del New Jersey: quel giorno viene data per dispersa sotto cumuli di macerie, si ritiene impossibile estrarla ancora in vita, eppure dopo 27 ore accade quello che ormai era impensabile.

La giovane donna, infatti, è stata l’ultima persona salvata dalle macerie del World Trade Center dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001: “Credo che qualcosa di buono possa venire anche dal male, anche se questo male è la morte”, ha commentato diversi anni dopo. L’incredibile esperienza personale vissuta l’ha spinta a scrivere un libro di memorie, dal titolo Angel in the Rubble, in cui parla anche del suo risveglio spirituale dopo l’accaduto.